Ciao a tutti. Mi chiamo Laurent Fotsing Tebou e studio Informatica all'Università di Genova.
La mia avventura in Italia è iniziata quando mio fratello ha deciso di farmi venire in Europa. E mi ha proposto due possibilità: la Germania e l'Italia. Ho scelto l'Italia, prima di tutto perché sono un grande appassionato di calcio e qui gioca la mia squadra del cuore, la Juventus, poi per la musica e la mia cantante preferita Alessandra Amoroso ed infine per la lingua stessa che, secondo me, è la più bella al mondo. Per poter entrare in Italia partendo dal Camerun, ho dovuto studiare l'italiano per 4 mesi e ho ottenuto il mio diploma di lingua CILS livello B2. Dopo il conseguimento del mio diploma, sono andato a prenotare il biglietto aereo Air France e poi al colloquio in Ambasciata d'Italia in Camerun. Lì ho ottenuto il visto che mi ha finalmente permesso di venire in Italia. Una volta arrivato in Italia, sono stato affascinato dalla cultura italiana, la cucina (il pesto genovese), i musei, i luoghi meravigliosi, i monumenti e bellezza del paese nell'insieme. Tuttavia, dopo aver finito con gli studi, intendo lavorare in Italia per un po’, questione di acquisire un po’ d'esperienza, per poi tornare definitivamente in Camerun per aiutare il suo sviluppo.
Queste righe vogliono essere un breve viaggio attraverso il mio bellissimo paese, il Camerun.
Che è situato in Africa Centrale, un po’ sopra all’Equatore, in fondo al Golfo di Guinea ed è composto di dieci regioni e tante città tra cui Yaoundé, la capitale.
La nostra bandiera ha tre colori (verde, rosso con una stella in mezzo e giallo). Il verde è la speranza ed il simbolo della ricca vegetazione del Paese, che si trova soprattutto a Sud. Il rosso simboleggia il sangue versato durante la lotta per l'indipendenza ("decolonizzazione", "guerra del maquis") ed è un'altra interpretazione di "simbolo di sovranità”. La stella d'oro rappresenta l'unificazione in uno Stato unico e indivisibile, perché il Camerun era suddiviso in due, una parte francofona ed una anglofona. Il giallo è il sole e la terra della savana nel nord.
Culturalmente il mio Paese è strapieno di risorse. Suddiviso in circa 300 etnie, ognuna di esse ha una propria manifestazione culturale. Nella parte litorale del paese c'è una celebrazione che chiama "Ngondo”. Durante questa cerimonia, che si svolge in una spiaggia della Baia di Wouri, un devoto entra in acqua per visitare il Regno Sottomarino dei Miengu. Si ritiene che i Miengu siano simili alle sirene e che garantiscano buona fortuna ai loro fedeli. Nella parte ovest del Paese, invece, si tiene un festival chiamato "Nyang Nyang”. E’ un festival di danza, appunto, Nyang Nyang, ed è organizzato ogni due anni dall'etnia Bamileke. Quest’anno si è svolto nella città di Bafoussam con maschere e abiti tradizionali. E’ uno dei carnevali più antichi dell'Africa ed è visto come una dimostrazione di forza dai Bamileke. Ogni singola parte del Paese o etnia ha una sua celebrazione culturale che non manca di tenersi ogni anno.
In Camerun, quasi, non si contano gli Zoo (il Mvog-Betsi Zoo, il Garoua Zoological Garden, il Camerun Park Zoo, il Limbe Botanic Garden), i parchi (Parco Nazionale di Waza, Parc de la Méfou, il Limbe Wildlife Centre, la Riserva Faunistica di Dja), le cadute d'acqua (Chutes de la Métché, Ekom Nkam Water Falls, Chutes de la Lobé, Chutes de Bamena), i musei (Musée National du Cameroun, Musée Multiculturel des Baka de Mayos, Musée d’Art Local de Maroua, Musée d’Art Local de Mokolo, Musée Public de Bamenda, Musée Départementale de Ménoua, Musée des Arts et Traditions Bamoum), le spiagge (Kribi, Douala, Limbe, Nkoteng) e nella savana del Nord Camerun si possono fare i safari e vedere leoni, pantere, coccodrilli, giraffe, ippopotami, scimmie, tigri, bufali nel loro ambiente naturale. Sul Mont Cameroun, infine, si possono fare escursioni guidate. C’è l’imbarazzo della scelta ed annoiarsi è impossibile.
La cucina tipica del Camerun ha circa 400 o 500 piatti diversi. Sono piatti tradizionali, preparati da centinaia e centinaia di anni. C’è il "Taro Salsa Gialla" (Taro, olio di palma, tante spezie, un po’ d'acqua e carne a scelta), il “Nkondre" (banane piantaggine, carne, erbe tradizionali, olio di palma, acqua, tante, tantissime spezie), "le Eru" (semola chiamata waterfufu, waterleaf, spinaci, pesce, carne, olio di palma), "le Ndolè" (foglie di Ndolè, arachidi schiacciati, gamberi, carne, pesce affumicato, spezie). Sono talmente tanti che non posso elencarli tutti, ma avrete capito che, anche a tavola, la varietà ed i colori sono infiniti ed il palato perennemente soddisfatto.
Forse perché, dal punto di vista agricolo, il Camerun viene considerato come un’Africa in miniatura. La quasi totalità delle piante coltivate in tutta l'Africa sono anche coltivate in Camerun. Quindi caffè, cacao, banane, banane piantaggine, diversi tipi di tuberi, riso, patate, patate dolci, granoturco, fagioli di tutti tipi, il koki, pomodori, pepe, peperoncini, arance, avocado, canna da zucchero, guava, noce di cocco e tanti altri. Da così tanta abbondanza è naturale che a tavola la varietà la faccia da padrona.
Il Camerun è anche pieno di materie prime come ad esempio giacimenti di ferro, oro, bauxite, diamanti, nickel, diamante, uranio.
E possiede otto Università Statali e tante altre università private, circa 1160 licei e 1030 collegi ed infine 12000 scuole elementari.
I camerunesi sono accoglienti con tutti, amano molto fare festa, condividere con gli altri, e amano, come gli Italiani, il calcio.
Fateci un giro perché vi aspettiamo a braccia aperte. Non ne rimarrete delusi.
