Un romanzo che ti tiene incollato a quelle sue pagine stracolme di dramma, quello di Martina Bertocchi. “I Diavoli piangono Vita” è una storia d’amore folle, di separazione, di profonda tenerezza. E di tutto il male che un certo pensiero ed una società che è evoluta, ma solo a parole mettono nelle nostre vite.
Annalisa ed Alex sembrano amarsi da un passato senza tempo, oltre uno spazio che è angusto e strapieno di ostacoli ed una società che ferisce nel profondo.
Ho amato questa storia perché non è la solita storia. Perché, sì, è il racconto di un amore commovente e, parallelamente, di una storia di violenza, ma è ben lontano dagli stereotipi dei giorni nostri. Non c’è sentimento anti maschile e questo, per certi versi, rappresenta una novità nel panorama stucchevole che ci circonda.
C’è il coraggio di guardare il reale per ciò che è, nelle sue infinite sfaccettature.
Perché il dramma, a volte, si prepara tanto tempo prima. Nella tua vita di bambina in cui, le donne per prime, ti insegnano a desiderare un futuro che non può essere se non a senso unico. Con il principe azzurro, il matrimonio, i figli, perché è così che si fa. Da sempre e per sempre.
Ed una vita che è solo da mostrare, ma, a volte, ad un prezzo davvero alto.
“I Diavoli piangono Vita” si fa molto amare ed ha un messaggio profondo che è per tutti.
Abbiamo deciso di raccontarvelo, senza spoiler, nell’intervista a Martina sul canale GENoir.
Vi aspettiamo.