L'Impero vincerà ancora

“Usa la Forza, Luke!”
Domani si voterà per il Governo della nazione, “l’Impero colpirà ancora”?
Io spero nel “Ritorno dello Jedi”!
Quelli dell’Impero sono bravi nel farsi propaganda, nel presentarsi come nuovi ed intonsi, ma non lo sono per niente, non sono nuovi né, tantomeno, puliti.
Ci vuole uno Jedi ed un governo composto dall’Alleanza Ribelle e su questo non ci possono essere dubbi.
L’Impero, quella formazione politica che si presenta sotto diverse bandiere, ma che, in realtà, risponde ad un solo padrone, le ristrette élite economiche che stanno rovinando la vita ai cittadini e distruggendo il pianeta.
L’Alleanza Ribelle, quella formazione politica che, seppur diversa dalle origini, ha mantenuto la parola data ai cittadini realizzando l’ottanta per cento del programma elettorale grazie alla “Forza” del suo leader: il Jedi Giuseppe Conte.
La propaganda imperiale ha fatto di tutto per denigrare l’operato dell’Alleanza ma davvero i cittadini saranno stati così ciechi da non accorgersene?
Dalla legge anti corruzione, al codice rosso, al super-bonus, al reddito di cittadinanza, al taglio dei parlamentari, alla ricostruzione del ponte Morandi, agli scostamenti di bilancio per sostenere il popolo in seguito alla pandemia, la gestione della pandemia stessa, i 209.000.000.000 di euro del PNRR, a tutto il resto delle cose fatte.
Prima l’Impero ha causato l’emergenza e poi il volto nascosto del male, presentandosi come unica soluzione possibile, con grande (falsa) umiltà, prende il potere ottenendo poteri illimitati grazie al voto del Senato Galattico ed ecco che il Senatore Palpatine viene nominato Cancelliere e trasforma la Repubblica in Impero.
Non trovate un’analogia molto stretta con quanto successo in Italia negli ultimi sei anni!?
Prima Rosato del PD propone una legge elettorale fatta apposta per rendere ingovernabile il paese, vista la scontata vittoria al successivo turno elettorale del MoVimento 5 Stelle.
Una legge elettorale approvata con ben 6 voti di fiducia.
Immediatamente dopo il voto, è cominciata la campagna denigratoria dei media al soldo dei potentati economici: dal si sono alleati con quelli della lega, sono di destra.
Poi Salvini, dal Papete, fa cadere il governo fra un mojito e due cubiste.
E comunque era un contratto di governo e non un’alleanza!
Viene formato il secondo governo Conte con il PD (allora sono comunisti!). Renzi, all’epoca segretario del PD e corresponsabile della sciagurata legge elettorale, ha
formato la sua nuova forza politica (Italia Viva) ed ha fatto cadere il governo anche lui.
Ed ecco che arriva Palpatine… volevo dire, Draghi!
E trasforma la Repubblica in un Impero portando la Restaurazione. Si smette di parlare del salario minimo per i lavoratori, ma ci si preoccupa che i guadagni delle banche e delle grandi multinazionali o società quotate in borsa tornino ad essere tutelati. Basti guardare gli utili del 600% fatti da ENI confrontati con il caro bollette su tutto, ma anche come la transizione ecologica sia in realtà diventata una scusa per tornare alle fonti fossili, agli inceneritori e “magari” al nucleare.
Ma questa, ormai, purtroppo, è storia… Recente, ma storia.
Domani bisogna pensare al futuro prossimo! 
Analizziamo le forze politiche e quello che propongono.
Da una parte c’è la “sinistra” che propone l’agenda Draghi come cura, per cosa non si sa.
Dall’altra c’è la “destra” che si propone come novità, ma sono in politica da 30 anni, si sono resi responsabili delle peggiori schifezze: dal far diventare Presidente del Consiglio uno che pagava Cosa Nostra, alla guerra in Libia, alla dipendenza russa per il gas. Propongono, come squadra di governo, le stesse persone cacciate nel 2011 che ci hanno portato alla cura Monti e Fornero. Da Tremonti alla Brambilla.
In mezzo, c’è quello che i media continuano a chiamare “terzo polo” volendo far passare l’idea che una coalizione dello 0,0% sia in realtà una possibile alternativa, parlo di Calenda-Renzi: l’incapace e quello pagato dagli Emirati Arabi, dal Principe che fa a pezzi i giornalisti e che (Renzi) propone come nuovo Rinascimento.
Questi tre sono coloro che vogliono che la guerra in Ucraina continui per i prossimi 10 anni o più, per inciso.
Poi ci sono i Cinque Stelle… l’Alleanza Ribelle!
Certamente non sono perfetti e bisogna ammettere che in alcune occasioni abbiano deluso, me per primo.
Rimane comunque il fatto che siano gli unici ad aver pensato seriamente al bene comune e sono convinto che, dopo essersi liberati del problema Di Maio, del quale ho già parlato in un articolo peraltro pubblicato il giorno prima della conferenza stampa in cui annunciava il cambio nome da Luigi Di Maio a Luigi DiVano (nomignolo coniato da Alessandro Di Battista e che sono felice di scrivere), siano tornati in rotta.
Almeno lo fanno pensare.
Certo, lo hanno dimostrato fino all’ammucchiata dei migliori ed il programma sembra decisamente simile a quello del 2018. Ricordiamolo ancora una volta: programma mantenuto per l’80% in meno di 2 anni.
Un esempio su tutti mi fa pensare:
la destra non parla assolutamente di diritti per i più poveri ed ha sempre favorito le privatizzazioni mentre parla di ritorno al nucleare.
La sinistra non ha minimamente idea di proporre un salario minimo sostenendo, come i sindacati, che i contratti nazionali siano adeguati. Senza pensare che ci sono contratti che prevedono una retribuzione di €4/h. Bisogna ricordare che sono responsabili del Jobs Act che ha eliminato l’art 18. rendendo il lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, precario.
I Calenda-Renzi…. Non dico niente, bastano i nomi per capire il nulla con il niente intorno.
Poi ci sono i Pentastellati, c’è Conte e tutto quello che hanno fatto e che il governo Draghi si è affrettato a distruggere o quantomeno danneggiare. Basti paragonare la riforma Bonafede sulla Giustizia alla riforma Cartabia che tutela i peggiori fra i peggiori del malaffare con l’invenzione dell’improcedibilità al posto della prescrizione e che fa felici mafiosi e colletti bianchi su tutti (il male peggiore del paese).
Domani si vota!
Che la Forza sia con voi!
“Usa la Forza, Luke!”

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