40 anni… quaranta anni…
Oggi 3 Settembre 2022, sono passati 40 anni dall’ignobile assassinio per mano di cosa nostra del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo.
La RAI, quella del servizio pubblico, ha derubricato la notizia dentro un servizio nei TG di qualche secondo sui canali principali.
Il TG2 ne parla nel contenitore TG2 Dossier in onda alle 23:30, così lo guarderanno 4 gatti.
Il “giornalista/storico” Paolo Mieli, oggi 3 Settembre 2022 su RAI STORIA, nella sua rubrica quotidiana “Passato e Presente”, parla dei lager nazisti, ancora.
Su 10 puntate 8 sono sul nazifascismo ed il ventennio.
Ma veramente vogliamo lasciare il paese in mano a questi soggetti?
Giulio Andreotti, il prescritto per MAFIA, è morto!
Gelli, il Massone piduista, è morto!
Ancora non basta!?
Un eroe contemporaneo, magari fosse del passato, ha donato la sua vita allo Stato e noi parliamo di minchiate!
Il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ha combattuto il nazifascismo, le brigate rosse ed infine cosa nostra e noi non ne parliamo?
Il vomito, lo schifo totale!
Questi sono i media, peggio mi sento quando si definiscono servizio pubblico e pretendono un canone dai cittadini.
Non bastano le sentenze, non basta la storia, non bastano i riscontri e nemmeno i film premiati come Il Divo: di certe cose è meglio non parlare… evidentemente.
L’importante è far vedere quelle belle faccione di merda dei politici che piangono lacrime di coccodrillo all’anniversario di Capaci o Via D’Amelio. Cazzo di quelle non si può non parlare sono troppo recenti.
40 o 30 anni cosa cambia? Cambia la percezione dei cittadini!
40 anni fa è una era geologica, facile insabbiarla.
30 anni fa… il discorso cambia, i cittadini erano già più informati e più consapevoli.
Il discorso cambia, parecchio!
Mi ricordo come gli agenti di scorta hanno salvato dal linciaggio il Presidente della Repubblica e gli altri rappresentanti delle Istituzioni ai funerali di Borsellino, mentre la folla gridava: “Assassini!”
Non si può far finta di niente con Falcone e Borsellino, intanto basta fare una faccina triste davanti ad una lapide… davanti alle telecamere.
CHE SCHIFO!
Basta indignarsi per Putin e pensare al passato remoto, certo importante ma ancora più importante sarebbe onorare la memoria di un eroe della Repubblica e gli ipocriti di sistema pensano… cercano di distrarci riproponendo documentari e discussioni trite e ritrite sul ventennio.
Cazzo!
Svegliatevi cazzo! Che a quelli… a quelli è andata fin troppo bene, per fin troppo tempo!
Nell’A112, la bara ma al contempo il monumento del Generale, è stato repertato un faldone che poi è sparito dagli archivi, come l’Agenda Rossa.
“History repeating” cantava Patty Smith, se la storia non la conosci finisci col ripeterla.
Poco importa la data nella quale qualcuno ha fatto qualcosa, come insegnano a scuola.
L’importante è capire i meccanismi che hanno portato a determinate scelte e situazioni..
100 giorni a Palermo è la durata del mandato del Generale Dalla Chiesa, come un condannato a morte aspetta la sua esecuzione, il Generale ha aspettato l’agguato.
Lasciato solo da quello Stato mafioso che davanti faceva sorrisi ma girato l’angolo tramava.
Andreotti è morto, basta parlare di cazzate invece che svegliare le coscienze!
C’è un film che invito a vedere: “100 Giorni a Palermo“, che come quell’altro chiamato “il muro di gomma” svela molte più cose che qualsiasi approfondimento televisivo.
Parleremo anche de “Il muro di gomma” ma per il momento, ricordiamo la memoria degli eroi della Repubblica.
Almeno oggi e per sempre!
