Vola, Ape Polly

“Sopprimete le api dalla terra e sopprimerete almeno centomila piante che non potranno sopravvivere”.
“Se un giorno dovessero scomparire le api, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”.
Che l’abbia detto Einstein oppure no, poco importa, se si considera quanto la catena alimentare dipenda dall’opera di impollinazione delle api.
Il grido d’allarme sul pericolo di estinzione di questi laboriosi insetti, causato principalmente da cambiamento dell’habitat e inquinamento, è stato lanciato da tempo, ma poco è stato fatto. Ancora una volta, per salvare le api, e noi con loro, conviene intraprendere azioni a livello individuale.
Mi sono imbattuta per caso in una iniziativa di gran valore e degna, a mio parere, di essere ampiamente diffusa. Si tratta di “Polly – L’Ape Gentile”.
Con cui è possibile aiutare le api installando piccole case in legno, costruite appositamente per ospitare questi piccoli insetti, negli spazi aperti di proprietà come giardini o terrazzi.
La produzione del miele non c’entra. C’entra, invece, la possibilità concreta di dare spazio ad un’ape che volerà di fiore in fiore impollinandone fino a 40.000. Un’ape selvatica, la muratrice, che non punge, se questo può costituire una remora. Il suo pungiglione è talmente morbido che a stento riesce a perforare la pelle umana.
Con un investimento non impegnativo – siamo sotto i 100 euro - si riceve la casetta con gli abitanti nei loro bozzoli da cui, tempo pochi giorni, usciranno le apette che entreranno a buon diritto nel vostro stato di famiglia. ;O))
Le piccole abitazioni in legno, fra l’altro, vengono costruite da persone con disabilità e questo non è un semplice particolare ma un ulteriore, immenso, valore aggiunto.
Io non vedo l’ora che arrivi la mia apetta preferita.
Sarebbe bello unirci davvero per aiutare e restituire qualcosa a questi insetti che tanto fanno e hanno fatto per noi, senza farlo mai pesare ;O).
Dai, su. Che non è vero che meritiamo l’estinzione. O si?

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