Prima c'è la realtà, ci sono i fatti.
Poi arriva la narrazione di quanto è accaduto.
Infine, si consolida la percezione di quel che è successo, succede e succederà.
Gli U.S.A. ci sono stati raccontati come la terra delle libertà, della democrazia e dei diritti. Già i nostri nonni e bisnonni pensavano che questo fosse vero.
Da qualche decennio gli statunitensi hanno iniziato anche a raccontarsi come eroi, prima nei film sulla seconda guerra mondiale o nei film western dove l'eroe era lo sceriffo od il cacciatore di taglie di turno e dove i cattivi erano i nativi americani (i pellerossa).
Da un trentennio hanno iniziato a raccontarci, sempre attraverso le pellicole cinematografiche ma non solo, che anche i loro politici sono eroi. Il Presidente U.S.A. di turno è il più eroe fra gli eroi. Dal film “Independence Day" del 1996 alla serie "Designated Survivor" 2016-2019.
La narrazione che trasforma la realtà facendo in modo che la percezione di quanto è successo e succede venga distorta, per decenni o per sempre, nel peggiore dei casi.
Analizziamo quanto la narrazione abbia condizionato la realtà attraverso l’errata percezione instillata nelle persone.
I film western ci hanno fatto percepire i nativi come cattivi ubriaconi, ladri e stupratori che non vedevano l'ora di "fare lo scalpo" ai poveri coloni bianchi timorati di Dio, ma questo è lontanissimo dalla verità.
Era casa loro, essendo loro ad abitare il continente da migliaia di anni.
Era l'esercito statunitense che aspettava che gli uomini andassero a cacciare il bisonte per sterminare bambini, donne ed anziani senza che ci fossero i guerrieri nel villaggio.
Sono stati gli statunitensi a regalare coperte infette dal vaiolo ai nativi per farli ammalare e morire.
Sempre il governo federale, attraverso le armi prima ed i trattati dopo, a ridurre il territorio dei nativi a riserve sempre più piccole, a volte deportandoli dai luoghi d'origine. Riserve ridotte a ghetti dominati dalla disoccupazione e dal conseguente degrado. Il tutto per meri interessi economici.
Eppure, se si pensa a gli europei che hanno invaso e distrutto i popoli nativi nel nuovo mondo ci vengono in mente i conquistadores e non il settimo cavalleggeri.
Che sia perché erano spagnoli?

Ancora oggi negli U.S.A. le comunità latine sono generalmente ai margini della società tanto quanto quelle degli afroamericani.
Gli afroamericani, la schiavitù che anche una volta eliminata ha dato origine alla segregazione razziale che è andata avanti senza problemi fino agli anni '60 del secolo scorso.
E la seconda guerra mondiale.
Sicuramente gli aiuti inviati tanto in Inghilterra come negli altri paesi hanno aiutato a combattere i nazifascisti e sicuramente numerosi soldati statunitensi hanno dato la vita durante il conflitto.
Aiuterebbe però ricordare che l'attacco a Pearl Harbour è stato lasciato che avvenisse per far si che i cittadini statunitensi, l'opinione pubblica, fossero d’accordo ad intervenire nel conflitto.
Bisognerebbe ricordare che in Sicilia sono sbarcati grazie all'aiuto di Cosa Nostra scendendo a patti con il Boss Lucky Luciano che era detenuto. Sono scesi a patti prima per far terminare i sabotaggi nel porto di New York e dopo per farsi aiutare nello sbarco dai mafiosi nominati in seguito a ricoprire incarichi istituzionali.
Che sia nata proprio allora la connivenza fra Stato e Mafia?

Bisognerebbe ricordare che sono stati i soldati russi ad arrivare a Berlino per primi e che le persone sono tendenzialmente portate a pensare che sia stato l'esercito statunitense a farlo.
Arrivando alla storia recente vengono in mente alcuni Presidenti.
Richard Nixon ed il Watergate.
Ronald Regan ed i Contras Nicaraguensi.
I Presidenti Bush (padre e figlio) e le guerre in Iraq.
...
L'attuale Presidente Joe Biden, protagonista del video presente nell'articolo.
Un nonno che perde colpi, un nonno che ad ogni apparizione pubblica ne combina una, un nonno che era un "falco" nell'amministrazione del Presidente Barack Obama in cui ricopriva la carica di Vice Presidente.
Un nonnetto che ci viene presentato come paladino e che, nella realtà, se non cade facendo due scalini, vaneggia al vertice con il Vietnam dove viene interrotto bruscamente da un'addetta nel suo delirio. E’ tutto visibile nel servizio della CNN sullo stesso canale Youtube, ovviamente in inglese, che mostra
anche come i giornalisti statunitensi siano evidentemente più indipendenti dei nostri. Lo stesso vale per i loro politici. Pensate agli occhi a cuore della Presidente Meloni quando lo incontra.
Pensate che, mentre gli statunitensi si interrogano se una persona come lui o come Donald Trump siano inadatti a ricoprire quell'incarico, da noi, quando si parla della rielezione del Presidente U.S.A., si fa sempre riferimento a Biden o a Trump.
Pensate a come l'ingerenza statunitense abbia vantaggi economici nonché politico-strategici riguardo all'allontanamento della UE dalla Federazione Russa riducendone i rapporti politici ed economici, di come non comprando il gas dalla Russia si sia iniziato a comprarlo dagli U.S.A. ad un prezzo quattro volte superiore. Fracking gas che fra le altre cose viene estratto con danni ambientali assurdi.
Intendiamoci. 
Mi piacciono i film prodotti ad Hollywood, mi piacciono le Harley Davidson e molto altro. Tanto quanto il primo emendamento della Costituzione U.S.A. che garantisce libertà di parola e che, a differenza nostra,
non è solo una bella frase scritta su un pezzo di carta, carta di canapa.
Ho utilizzato l'esempio degli U.S.A. perché lo ritengo il più evidente agli occhi di molti.
Basti pensare che quando ci si riferisce ad un cittadino come ad un prodotto statunitense questo venga appellato come "americano" e non come "statunitense" mentre per qualcosa o qualcuno proveniente ad esempio dal Brasile si parli di "brasiliano" così come per tutte le altre nazioni del continente.
Mi piacciono tanto anche i Jeans... ah, no, non c’entrano con gli U.S.A.
Li abbiamo inventati a Genova.
Vedete come la realtà attraverso la narrazione trasmetta una percezione fallace?
"God bless America!"

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