La gara più pazza dell'anno vinta dal pilota più matto!
Fuoco nei box. Diluvio nelle qualifiche.
Una moto che ha preso fuoco in gara mentre andava.
La gara più pazza!
Il più matto, quel mattacchione di Jack "Thriller" Miller, parte in settima posizione e, fin da subito, passa in testa alla gara. Da lì non si muove fino al traguardo, incrementando sempre più il distacco sul secondo fino a cinque secondi.
Distacchi di altri tempi e quasi impossibili con le MotoGP ed i piloti di quest'anno.
Ma cominciamo dall'inizio, si torna in Giappone, dopo la pausa per il covid lockdown, e vengono eliminate le FP4, prove nelle quali avvengono le ultime verifiche, e si saggia il terreno in condizione di qualifica.
Nella qualifica, il diluvio che stravolge la griglia di partenza e con l'unica eccezione di Aleix Espargaro’, i protagonisti del mondiale partono dietro dalla quinta fila in giù.
L’Aprilia di Aleix che rimane con la mappa ECO: quella che permette un risparmio di carburante per il giro di allineamento necessario da usare in un circuito dove i consumi di benzina salgono alle stelle. Il pilota Aprilia è costretto a rientrare nei box ed effettuare un cambio moto mentre parte il gran premio e fa il primo giro dietro alla safety car in fondo allo schieramento per finire sedicesimo prendendo il primo zero dell'anno.
Jack passa in testa ed allunga, mentre Pecco, il Bestia e Quartararo faticano. Soprattutto il francese, comunque ben davanti agli italiani che spingono e rimontano. Sia Bagnaia che Bastianini arrivano alle spalle di Quartararo e Pecco ci prova finendo nel ghiaione e lasciando punti preziosi per il campionato. Solo grazie alla brutta gara della Yamaha i danni sono limitati. Yamaha perché Quartararo guida in maniera impeccabile e riesce a far rendere quella moto come nessun altro pilota ufficiale o meno (tutti campioni).
Marc Marquez, un fenomeno!
Marquez stesso diceva che arrivare nei primi dieci sarebbe stato fare una grande gara e finisce ai piedi del podio in quarta posizione sembrando pure non troppo affaticato al rientro nei box, una grande gioia per lui ed un bene per il motociclismo.
Lui stesso dichiarava di aver conseguito la pole position solo grazie alla pioggia delle qualifiche.
Il braccio è a posto "In gara non ho sentito dolore" ha dichiarato, fantastico. Una bega per noi Italiani ma bene così!
Una Suzuki che prende fuoco in rettilineo e l'altra che perde aria dalla ruota anteriore costringendo Rins al ritiro.
Pecco che all'ultimo giro commette l'errore del secolo, il più stupido, e rovina a terra, tentando un sorpasso su Quartararo, perdendo 7 punti nella classifica mondiale.
A Motegi, circuito di proprietà della Honda, vince una Ducati ed arriva terza un'altra Ducati.
Due su tre è un ottimo risultato anche senza considerare le altre Ducati piazzate nelle posizioni che contano, anche punti per il campionato costruttori che non è meno importante, anche se meno considerato di quello piloti.
Jack Miller "La prestazione più bella di tutta la mia vita, non solo della MotoGP! Oggi sentivo la moto come una cosa sola con me".
Indiscutibilmente la gara più bella di questo grande pilota che è anche una bravissima persona, di una sensibilità unica.
Che bello vederlo sul gradino più alto del podio, se lo merita davvero, peccato non riesca a dare continuità a questi risultati, anche se c'è da ricordare che nelle ultime gare è sempre nelle prime posizioni o comunque in quelle che contano e ci fa sempre divertire tanto con il suo stile di guida.
Il prossimo gran premio sarà in Thailandia, un circuito che è sempre stato considerato favorevole alla Yamaha, ma quest'anno la Ducati ha già dimostrato di essere una gran moto in ogni circuito affrontato ed Aprilia non è da meno.
Incrociamo le dita e gridiamo forza Pecco, forza Bestia, forza tutti, che i distacchi sono cortissimi.
In 25 punti troviamo i primi 3 piloti ed anche il quarto in classifica si trova a meno di 50 con ancora quattro gran premi e 100 punti da gestire.
Che bella stagione per la MotoGP quella 2022!
