Portimao

Ci siamo! Inizia la stagione 2023!
Inizia anche il nuovo format che include la gara Sprint per la MotoGP al sabato pomeriggio.
Le qualifiche si concludono con Marc Marquez in pole position in 1:37:226, nuovo record della pista, pole ottenuta inseguendo e sfruttando il traino e la scia di Enea Bastianini qualificatosi in sesta posizione, ma il nuovo regolamento prevede che non ci si possa aspettare per ottenere il tempo anche se non è chiaro nel dettaglio il come ed il quando venga sanzionata questa brutta abitudine antisportiva ed ingiusta visto che chi è dietro finisce col piazzarsi meglio rispetto a chi è davanti e fa strada.
Il motomondiale assomiglia sempre più alla Formula 1, anche troppo, in effetti. Già da qualche anno è risultato evidente che il management di Dorna pensi sempre più ai soldi e sempre meno al motociclismo, ma quest'anno sembra proprio che anche la sicurezza sia passata in secondo piano: vuoi perché 42 gare sono troppe, vuoi perché, anche quest'anno, la ghiaia di Portimao è sempre quella grossa e pericolosa della quale i piloti si lamentano, con ragione, da sempre: le dimensioni dei sassi, in caso di caduta, fanno insaccare moto e piloti innescando pericolosi rotolamenti e contusioni ai piloti stessi. Avrebbero dovuto sostituirla, ma viste le giornate di attività del circuito durante l'anno (300 giorni su 365), non è stato possibile farlo. Come può Dorna omologare un circuito pericoloso da anni che non si è adeguato alle raccomandazioni? Potere del marketing e della vendita dei diritti.
Ed ecco che venerdì pomeriggio Pol Espargarò, cadendo nel momento in cui arriva sul ghiaione, inizia a rotolare e rimbalzare come la sua moto, moto che gli cade pure addosso quando entrambi arrivano al contatto con la barriera.
Barriera priva di airfence per giunta: risultato, frattura alla mandibola, trauma polmonare e polifrattura vertebrale per il povero Pol. Da valutare che i piloti debbano spingere da subito e senza sosta già dalle prove per poter entrare nel Q2 delle qualifiche e che questo possa portare ad errori quali spingere con le gomme ancora fredde e magari oltre il limite... Anche entrambi i piloti Ducati factory sono caduti scivolando di avantreno alla fine della sessione.
A questo poi va aggiunto che la Michelin non ha accordi per fornire più gomme, continuando con le forniture degli anni passati, lasciando ai piloti un solo treno di morbide di backup per tentare il tempo, risparmio vs sicurezza. Ancora.
Una gara in più di 12 giri (che non sono pochi con una MotoGP) senza un numero di pneumatici adeguato perché, come ha dichiarato Taramasso di Michelin, gli accordi con Dorna per la fornitura sono stati fatti prima dell'introduzione delle gare Sprint. Questo non è degno di chi gestisce una manifestazione mondiale ed in più pericolosa.
Un altro punto sulla sicurezza è che la pole position vale per entrambe le gare: la Sprint del sabato e la Race della domenica. Può sembrare una sciocchezza, ma questo può indurre, come ha fatto, i piloti ad essere eccessivamente esplosivi perché la griglia della domenica è salva e, qualsiasi cosa succeda, la partenza alla domenica avrà luogo nella stessa posizione.
Hanno inserito le sprint copiando la Formula 1 che però di gare sprint al sabato ne fa alcune e non ogni gran premio.
Farle ogni weekend di gara porterà sicuramente una stanchezza eccessiva e speriamo non porti troppi infortuni come è già successo a Portimao.
Va bene, era la prima partenza della stagione, ma in un giro e mezzo tre piloti sono finiti a terra, anche se il terzo come conseguenza del secondo che è scivolato, sono un evidente segno che in questa gara sprint c'è qualcosa che non va. Forse, si fosse imitata meglio la Formula 1 consentendo alla Sprint di modificare la griglia di partenza, ci sarebbe stata meno irruenza nei primi giri aumentando la sicurezza in pista. Lo stesso Massimo Rivola di Aprilia, intervistato da Guido Meda, ha invocato sanzioni
per chi esagera.
In soldoni, abbiamo visto un Joan Mir esagerare e centrare Fabio Quartararo che riesce a rimanere in piedi, ma finisce diciassettesimo e poco dopo Luca Marini arrivare nettamente troppo veloce, scivolare e travolgere il posteriore della Ducati numero 23 lanciando un incolpevole Enea Bastianini in alto. Enea che lanciato via dalla moto atterra sulla spalla destra fratturandosi la scapola. Per fortuna frattura composta ma che costerà cara molto probabilmente al Bestia: sia come punti persi, dovendosi ovviamente fermare per la gara della domenica, e sicuramente anche per la prossima tappa in Argentina e forse anche per quella dopo in Texas. Speriamo bene.
Speriamo che la frattura non porti strascichi nel fisico che potrebbero condizionare anche l'intera stagione di Enea.
Qui si rischia di arrivare a metà campionato senza piloti se non intervengono limitazioni, i piloti sono leoni in gabbia e quando si aprono i cancelli pensano esclusivamente a dare il massimo. Sono i regolamenti che devono occuparsi delle condizioni di gara e della sicurezza che ne deriva.
La Sprint attribuisce punti solo ai primi nove al traguardo e finisce con questa classifica:

 Bagnaia  12
 Martin    9
 M Marquez 7
 Miller    6
 Vinales   5
 Espargarò 4
 Oliveira  3
 Zarco     2
 A Marquez 1

Arriva la domenica e scopriamo un'ulteriore compressione dei tempi dedicati allo sport per lasciare spazio al marketing Un Warm Up 10 minuti vale la pena farlo? Vale la pena eliminare i Warm Up della Moto3 e della Moto2?
L'importanza del Warm Up è, anzi era, grande, perché oltre ad un ultimo controllo sul funzionamento dei mezzi serviva anche a scaldare i piloti. Sono professionisti e guidano dal venerdì, ma ogni giorno è una storia a sé e salire in sella per affrontare subito la gara non mi sembra una gran bella idea. Cosa che ha fatto notare anche Riccardo Rossi dal box subito dopo la gara intervistato da SKY.
Nemmeno il tempo di chiedere una cosa a Rivola che perfino Guido Meda non è riuscito a commentare i tempi dei piloti se non a bandiera a scacchi già sventolata.
Pochi minuti dopo il Warm Up, ecco la riders parade senza, di nuovo, avere il tempo per un debriefing per team e piloti.
I piloti sul camion a fare un giro di pista per salutare il pubblico con soste lungo il tracciato durante le quali salutano il pubblico e sparano magliette in tribuna. Senza nemmeno il tempo di levarsi la tuta. Finita la parade la camminata in mezzo ai tifosi.
Sono atleti e sono giovani ma i briefing con la squadra prima della gara come i momenti per concentrarsi dove sono finiti?
Giustamente Joan Mir viene sanzionato per la guida irresponsabile di ieri nella Sprint con un long lap.
Allo spegnimento dei semafori si scatena l'inferno. Marc Marquez, dopo pochi metri, si tocca con Bagnaia che gli partiva di fianco e poi, dopo aver rischiato un high side, dopo nemmeno mezzo giro, arriva a velocità della luce in una curva a destra sbagliando completamente la staccata e prima spinge Martin e poi centra la moto e la gamba di Olivera che per fortuna dalla prima radiografia sembra non si sia rotta.
Non è così che si guida ed un professionista pluricampione del mondo come Marquez dovrebbe saperlo bene e qui senza ripetere il concetto: ci vogliono sanzioni e penalità per chi si rende colpevole di certe cose.
Bagnaia inseguito da Vinales e da Bezzechi e quando mancano poco meno di 10 giri alla fine allunga gestendo la distanza con Vinales e la sua Aprilia. Davvero bravo Marco Bezzechi nel tornare sul podio e la KTM che con entrambi i piloti è stata parte del gruppo davanti tutta la gara.
Questi i punti mondiali dei primi 3 dopo il weekend di gare di Portimao:

Bagnaia 37
Vinales 25
Bezechi 16

Concludendo, 21 sprint sono troppe sia per la fatica che per l'importanza dei punti visto che ne fanno 21 e non 5 o 6 come in F1.
E se per caso ci fossero delle bandiere rosse o ritardi dovuti a piogge torrenziali come a volte succede con così tanti eventi concentrati uno dietro l'altro tipo perdita d'olio etc

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