Donne che comprano fiori

Ho adorato, letteralmente, questo romanzo.
Lo portavo in spiaggia con me, durante le due settimane di vacanza a Sperlonga. Un libro talmente bello da perdercisi e rimandare il contatto con un mare ogni giorno più splendido.
“Donne che comprano Fiori”, di Vanessa Montfort, ti incanta subito. Non è necessario, come spesso capita, dover superare quelle prime venti pagine che ti immettono in un mondo, no. Inizi a leggere e non te ne puoi staccare.
La storia di sei donne ed un negozio di fiori. Dopo poche pagine, a quelle donne vuoi già bene. E quel negozio di fiori riesci ad immaginarlo in ogni angolo.
Marina, Gala, Casandra, Aurora e Victoria comprano fiori e, un passo dopo l’altro, si avvicinano sempre di più a se stesse ed alla verità che sta nel loro cuore. Grazie al coraggio di guardarsi dentro, che decisamente non è da tutti, e grazie a Olivia, quella fioraia che sa accogliere, consolare, ma, soprattutto, far intravvedere possibilità.
E sarà perché credo che i rapporti umani siano ciò che di più bello esiste a questo mondo o perché questo magico negozio di fiori sta in un quartiere bohémien di Madrid all’ombra di un olivo centenario e pure sopra i resti di un antico cimitero, ma questa storia mi ha tirato dentro come non mi capitava da parecchio.
Un inno alla libertà autentica. Che sa scavare nel profondo dei suoi personaggi e nel profondo di chi legge. E lo fa con compassione. Senza giudizio.
Forse, a mio parere, perde un po’ nella traduzione, questo delizioso romanzo, ma vale davvero la pena.
Vorrete fare le ore piccole insieme a queste meravigliose creature che sorseggiano calici di bianco nelle tiepide notti di un’estate madrilena. E, a libro finito, vi chiederete: chissà come se la passano? Chissà che faranno di bello?
Buona vita, donne che comprano fiori. Siate libere, siate sempre voi stesse.
Buona lettura. A tutti voi.

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