C'è un bambino. Per il suo quattordicesimo compleanno riceve un cavallo e tutti al villaggio dicono “che meraviglia”.
Ha ricevuto un cavallo ed il maestro Zen dice “vedremo”.
Due anni dopo, il bambino, cadendo da cavallo, si rompe una gamba e tutti al villaggio dicono “è terribile” ed il maestro Zen dice “vedremo”.
Poi scoppia la guerra e tutti i giovani devono andare a combattere tranne il ragazzo con la gamba ridotta male e tutti al villaggio dicono “che meraviglia”. Il maestro Zen dice “vedremo”.
Based on a true story.
La storia del Deputato Charlie Wilson e della guerra in Afghanistan, basato su eventi reali.
(Nonostante l'articolo parli del film affronta più che altro l'aspetto storico della questione senza spoilerare il film che anzi invito tutti a guardare alla prima occasione.) QUESTA NON LA METTEREI
Questo film del 2007 con Tom Hanks, Julia Roberts e Philip Seymour Hoffman, con la regia di Mike Nichols e distribuito dalla Universal Pictures, racconta di come i finanziamenti occulti degli USA abbiano contribuito alla causa afgana contro l'invasione dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche C.C.C.P. e si conclude con le
premesse a quanto è in seguito successo in quella terra ed a quel popolo.
Stiamo parlando di un’epoca di guerra fredda, degli anni '80, degli anni di Ronald Reagan Presidente USA.
Quanti danni abbia fatto l'amministrazione Reagan è storia, anzi, meglio definirla cronaca nera.
Torniamo alle vicende del Deputato Charlie Wilson.
Una finanziatrice texana, un Deputato texano e la CIA sono gli ingredienti che hanno portato 20 anni di guerra ed un peggioramento sociale alla fine della stessa.
In pratica, la finanziatrice invita il deputato ad una festa in casa con lo scopo di inviarlo in Pakistan per verificare le condizioni dei profughi afgani. “Visto che la settimana prossima andrai in Israele, già che sei lì, fai un salto a trovare il Presidente Pakistano" e così il Deputato Charlie Wilson farà. Chiaramente per non contrariare una ricca finanziatrice.
Fino a quel punto, infatti, l'unico scopo del deputato era quello di farsi rieleggere per continuare lo stile di vita libertino tanto amato.
Arriva il giorno della visita in Pakistan al termine della quale al deputato viene chiesto di andare a visitare un campo profughi. Alla vista delle condizioni di quella povera gente il deputato viene coinvolto emotivamente e decide che, prima del rientro negli USA, vuole fare un incontro con il responsabile della CIA dell'area in questione.
Questi dichiara che l'intento della CIA non è aiutare gli afgani a vincere la guerra ma di dissanguare economicamente la C.C.C.P. facendo spendere soldi in armi nel tentativo di invasione ma facendo rimanere gli USA esterni all'intera questione. Perfino quando il Deputato dichiara di avere le chiavi della cassaforte e nessun limite
di spesa il responsabile della CIA rimane indifferente. Charlie Wilson no!
Rientrando negli USA, sceso dall'aereo, organizza un incontro con i vertici CIA al Campidoglio la mattina seguente.
All'incontro, invece del direttore della CIA, si presenta un agente incaricato di analizzare la situazione afgana.
Dopo un primo, difficile, approccio, i due si trovano uniti nello scopo di fermare i russi.
Ecco che comincia la guerra per procura.
Ecco che per inviare armi "sovietiche" ai Mujaheddin vengono coinvolti anche il governo di Israele tanto quello Egiziano a collaborare con Pakistan ed Afghanistan per combattere l'Unione Sovietica.
Ecco che i finanziamenti alle covert operation in appoggio ai Mujaheddin aumentano vertiginosamente di anno in anno.
Da 5 milioni di dollari all'anno ad 1 miliardo all'anno fino al ritiro dall'Afghanistan delle truppe dell'Unione sovietica.
Questo periodo di guerra ha significato chiaramente anche distruzione e morte lasciando l'Afghanistan, già povero prima del conflitto, in condizioni disastrose. Senza ospedali, scuole ed infrastrutture.
A questo punto, il Deputato chiede che venga speso 1 milione di dollari per la ricostruzione del paese, delle scuole, anche per fare in modo che i bambini (magari orfani) non vengano influenzati da fondamentalismi e quant'altro.
Come risposta riceve un rifiuto allo spendere un solo centesimo a tale scopo. I russi si sono ritirati, obbiettivo raggiunto.
Ricorda drammaticamente lo striscione appeso, decenni dopo, sulla torre della portaerei, "Mission accomplished" dell'epoca Bush figlio. Ma anche questa è un'altra storia... o forse no, diciamo un altro argomento, perché la storia è la stessa. Esattamente la stessa!
Infatti è responsabilità soprattutto del mancato supporto post bellico se poi i Mujaheddin sono diventati Talebani.
Talebani che, questa volta, hanno visto l'Afghanistan invaso dai paesi occidentali, dalle forze NATO per altri 20 anni.
Forze NATO che, di nuovo, dopo aver portato un'apparente stabilità si sono ritirate, come i russi in precedenza, lasciando nuovamente il paese in mano ai fondamentalisti.
Come si vive oggi in Afghanistan è purtroppo chiaro anche ai più distratti: burka, etc.
La cosa che lascia basiti è che nonostante il ripetersi dell'evidenza, proseguendo in maniera ostinata nello stesso ottuso comportamento, si continui a seguire questa "Dottrina Reagan" anche oggi in Ucraina prima con le sanzioni e dopo con l'invio di armi. Questa volta senza nemmeno vergognarsene.
Questa volta non c'è bisogno di covert operation, questa volta i governi le inviano dichiarandolo apertamente.
Sempre peggio!